Solitudine

Puoi essere in mezzo a 1000 persone e sentirti solo

L’esperienza di malattia è complessa, profonda e fa sperimentare una solitudine che ci spaventa. La solitudine, l’ho provata in alcuni momenti della mia vita . All’inizio della malattia, quando andavo alle visite dai medici e mio marito non veniva perché rifiutava che fra virgolette, la moglie potesse star male, mi sentivo sola, abbiamo sempre fatto tutto insieme perciò era una cosa che mi pesava. In alcuni momenti della mia vita ho provato questo sentimento sia fisicamente che psicologicamente . che credo sia la cosa peggiore. Quando avevo le crisi di discinesie , ero sola con me stessa e mi ripetevo :”posso farcela, ce la devo fare” , e andavo avanti, ero sola con me stessa con le mie forze, anche se accanto avevo le persone che amavo. Un momento che non dimenticherò fu quello dove solitudine e paura andarono a braccetto, andò così: ero a Grenoble per l’intervento di DBS, che era suddiviso in 3 fasi .Al risveglio della prima mi trovai in una camera dove ci saranno stati 30 letti ed erano tutte persone che si dovevano svegliare dopo un intervento . Io tra il dormi veglia chiamavo ma la voce non mi usciva e per pochi attimi mi sono sentita sola, una solitudine grande , NON SENTIVANO, e la paura fece capolino, ma la sensazione più forte era la solitudine ero sola e dovevo reagire, provai e riprovai finché un medico si accorse dei miei gesti . Credo che la cosa migliore sia parlare, parlare, parlare , comunicare con le persone dicendo che ti senti solo , perché anche solo la vicinanza degli altri può essere sufficiente a migliorare la situazione La solitudine può essere un sentimento positivo, alle volte si ha bisogno di restare soli per assaporare una bella cosa che ci capita o che vediamo,  o semplicemente per pensare. Per chiudere ho trovato una poesia, che ben interpreta il sentimento ,e che vorrei condividere con voi .

SOLITUDINE E AMORE

Solitudine e amore sono reciprocamente dipendenti,nell’amore la solitudine diventa libertà, e dalla solitudine l’amore trae vigore e profondità.

 

Marisa Pagotto (dicembre 2013)