Pranzo 17 Dicembre
Cari amici,
Cari amici,
“Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori” era il filosofo cinese Confucio che 500 anni a.C. pronunciava queste parole; la malattia di Parkinson era ben lontana dall’essere riconosciuta, così come l’assenza di sapori non si poteva immaginare come uno dei sintomi del corredo della mdp. Ora lo sappiamo, sappiamo che l’assenza del riconoscimento del senso del gusto (ageusia) è uno dei tanti sintomi come l’acoria (assenza della sensazione di sazietà) o la iposmia (la diminuita percezione degli odori) e conosciamo numerosi altri sintomi che posizionano la mdp tra le malattie più subdole ed ostiche nell’essere diagnosticata oltre che curata al fine di ridurne l’evoluzione. Può stupire quindi che un gruppetto di persone con la malattia di Parkinson si siano cimentati nella sperimentazione culinaria, il coraggio e la determinazione sembrano elementi presenti in tutti i parkinsoniani e questo lavoro lo conferma. Grazie ai nostri amici per la coraggiosa testimonianza, grazie ad Isabella instancabile ideatrice di quanto può tornare utile per alleviare le sofferenze del corpo e le difficoltà dell’anima. E grazie a chi legge perché con la lettura di queste semplici ricette spunta sempre e comunque la consapevolezza di una tavola imbandita ed il cibo che, condiviso, unisce le persone rendendole uguali.
Il Presidente
Antonino Marra
PER VISUALIZZARE CLICCA QUI CUCINIAMOINSIEME
E’ disponibile la versione cartacea su richiesta!
Lucio Perrone, in arte Giostra, è un rapper e showman di origine del Salento, emigrato al nord Italia per lavoro.
Tre anni fa a sua madre è stata diagnosticata la MdP. Questo brano, scritto e interpretato da Lucio, racconta, interpreta ed esterna in strofe le emozioni e le sensazioni che provano i parkinsoniani, giovani e più anziani. Giostra ci presenta il dannato James.P., James Parkinson.
Il nostro Presidente Antonino Marra ospite al TG3 Fuori TG, durante la puntata del 23/01/2017, dedicata alla MdP.
Analizziamo una ricerca che è stata resa nota attraverso la rete e che deve essere ancora effettivamente sostenuta da prove scientifiche evidenti.
“Una paziente si presenta nel mio ambulatorio per una rettocolite ulcerosa con disturbi intestinali. Aveva cinque scariche di diarrea al giorno, e cinque scariche la notte. Era distrutta. Ma il sintomo più grave era la stanchezza cronica; una stanchezza che uno ha già quando si sveglia. La malata aveva anche tachicardia, dolori ai piedi, i crampi, insonnia e un carattere particolarmente irritabile.”
Comincia così il racconto del dottor Costantini, che parla con la passione di chi è consapevole di raggiungere davvero risultati importanti nel proprio campo. In questo caso, addirittura, di aver trovato il modo per contrastare un terribile nemico dell’uomo: il Morbo di Parkinson.
Lo incontro sulle pendici dei Monti Cimini, entro il suo studio di neurologo di Villa Immacolata, a San Martino al Cimino, 5 chilometri da Viterbo.
Non ho il tempo di farmi conquistare dall’amenità del luogo e di cercare d’intravedere dall’alto tra gli alberi della montagna, Viterbo che resta una delle più belle città del centro Italia.
Il dottor Costantini è troppo travolgente. E’ un medico garbato, ma è pieno di passione per la cura dei malati a cui dedica gran parte del suo tempo.
E’ letteralmente un fiume in piena quando racconta le sue esperienze vissute nel corso degli ultimi anni relative alle malattie neurodegenerative, tra cui spicca quella con il nome terribile di Parkinson. Ma le altre, e il dottor Costantini lo ricorda spessissimo, non sono da meno. Tutte causate da una carenza di Vitamina B1.
Fonte: ULTIMAEDIZIONE.eu 30-03-2015
Il Prof. Fabrizio Stocchi, Direttore del Centro Ricerche sul Parkinson e sui Disturbi Motori dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, illustra, nella conferenza stampa del 25 settembre 2013, i risultati dello studio clinico appena concluso, condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Lo studio ha riguardato 20 pazienti in stadio avanzato di Parkinson stimolati con la Terapia FMS erogata con il dispositivo GONDOLA e ha dato esiti positivi per quanto riguarda i miglioramenti dei parametri del cammino.
La Terapia FMS . Foot Mechanical Stimulation o Stimolazione Meccanica Plantare – sviluppata dalla società biotecnologica svizzera Ecker Technologies è una terapia riabilitativa che consente ai pazienti Parkinson che rispondono positivamente, di recuperare gran parte delle funzioni motorie e della qualità della vita. La terapia FMS può essere auto erogata attraverso il dispositivo medico GONDOLA.
Pubblicato di recente dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale Plos One, lo studio condotto dal Dott. Volpe conferma che Equistasi migliora in modo oggettivo l’equilibrio dei pazienti parkinsoniani.
Nei pazienti affetti da Parkinson agisce sull’equilibrio e migliora la qualità di vita Le Vibrazioni Focali (FV/ Focal Vibration)– Equistasi è un dispositivo medico innovativo che ha quattro importanti peculiarità: è indossabile, portatile, multi applicabile e non scade mai. Si applica
come un cerotto e dopo pochi secondi, grazie al calore emesso dalla pelle, trasforma l’energia termica in energia meccanica vibrazionale, autoproducendo un continuo micromovimento. Gli effetti di un dispositivo così piccolo (pesa solo 0,17 grammi) sono enormi, soprattutto sulla qualità di vita di chi ogni giorno combatte contro il Parkinson.
L’equilibrio – L’instabilità dell’equilibrio è uno dei disturbi più temibili della malattia di Parkinson, ma è una situazione di criticità motoria che colpisce, prima o poi, tutti i pazienti, condizionandone pesantemente la quotidianità. Frequenti sono le cadute, spesso causa di fratture che necessitano di ricovero ospedaliero o, nel migliore dei casi, di un trattamento al pronto soccorso.
Uno studio condotto dal Dott. Daniele Volpe, Dirigente Medico presso l’Unità Operativa semplice di Neuroriabilitazione dell’Istituto Ospedaliero Riabilitativo Fatebenefratelli di Venezia, ha confermato con evidenza scientifica che il dispositivo medico Equistasi migliora l’equilibrio dei pazienti, in modo oggettivo e strumentalmente misurabile, anche relativamente al tasso di cadute.
In particolare, sono stati selezionati 40 pazienti affetti da malattia di Parkinson con gravi disturbi dell’equilibrio e sono stati suddivisi casualmente in due gruppi, uno dei quali ha indossato i dispositivi veri mentre l’altro ha utilizzato dispositivi falsi (Placebo). Tutti i pazienti hanno seguito lo stesso programma di applicazione e riabilitazione, costantemente monitorati da fisioterapisti del Fatebenefratelli.
A conclusione dello studio sono stati raccolti i dati e l’analisi statistica ha confermato un’evidenza scientifica di grande valore: tutti i pazienti trattati con Equistasi hanno diminuito in maniera significativa la percentuale di cadute.
La pubblicazione su Plos One – L’importanza dello studio è confermata dal fatto che “Plos One”, una delle più prestigiose riviste e autorevole voce nella letteratura medico scientifica internazionale, ha ritenuto scientificamente attendibile e meritevole di pubblicazione lo studio del Dott. Volpe.
Equistasi ottiene così uno dei più importanti riconoscimenti e si conferma un dispositivo efficace, comodo, semplice da utilizzare, che chiunque può indossare senza alcuna controindicazione.
Nuove frontiere – Equistasi dimostra che ancora molto si può fare per migliorare la qualità di vita di chi è affetto da Parkinson, esistono infatti innovative soluzioni non invasive che vanno ad agire su problematiche fino ad oggi senza soluzione e che possono essere affiancate all’uso dei farmaci antiparkinsoniani.
Fonte: www.equistasi.com